Il sito può essere un investimento?

Il sito può essere un investimento? Si il sito può essere un investimento e, a dire il vero, il sito dovrebbe essere un investimento, soprattutto se lo pensiamo aziendale e se ha o vuole avere dei fini commerciali.

Facciamo chiarezza su un concetto, però perché parlare di investimento, nella realizzazione di un sito azienda, è molto delicato.

Se un utente vuole mettere dei soldi su un progetto è una cosa, se un'azienda vuole creare un canale alternativo per proporsi è un'altra.

Le nostre considerazioni si basano su esperienze dirette che sono appoggiate a realtà medio piccole, si parla di siti con costi inferiori ai 150.000/200.000 mila euro nei 5/8 anni per essere concreti, perché se si parla di investire ci sono portali o situazioni che chiedono somme maggiori e danno, di conseguenza (possono dare forse è più corretto), altri tipi di ritorni.

Contestualizziamo quindi la nostra pagina su un contesto aziendale dove l'azienda decide di "investire" sulla presenza nel web qualche migliaio di euro al mese e vediamo se e quanto questi esborsi possono essere considerati o meno investimenti.

Sito come investimento per l'azienda

Da un punto di vista aziendale il sito deve essere visto come un canale alternativo per proporsi e per proporre servizi/prodotti. Deve essere visto come un investimento non tanto perché nel tempo spendiamo e creiamo un qualcosa che acquisisce valore, perché se lo si rivende non ci guadagna nulla ma deve essere un investimento perché il sito pian piano porta nuovi clienti e nuove opportunità.

Il sito è una pubblicità in essere, è una finestra aperta in un contesto sociale che permette, in qualsiasi momento, a chiunque cerchi qualcosa, di trovare l'azienda, acquistare o contattarla.

Se si fa un investimento nel contesto seo, il valore aggiunto o, chiamiamolo guadagno, è la costante visibilità che si da al progetto senza dover per forza spendere soldi nel tempo (caratteristica del ppc). Ecco il senso di sito come investimento, ecco perché il sito può essere un investimento perché si spende per dare visibilità e si raccolgono i frutti per molto tempo.

L'abilità strategica è quella di ri investire sempre una parte di soldi per nuove pagine e per far vedere a Google e al cliente finale che il sito è un'ottima fonte di informazioni.

Sito come investimento, aspetti generali

Difficile parlare di investimento nel contesto web senza una precisa contestualizzazione, difficile perché è un mondo in continua evoluzione e gran parte del traffico che si genera in un sito è legato spesso a contesti specifici ed esclusivi.

Amazon, per esempio, vende e ha creato un suo business con servizi e prodotti difficilmente eguagliabili, sia perché da una parte ha tracciato una nuova rotta (vendita e servizio), sia perché ha curato e messo insieme diversi step che sono complessi anche nella loro unicità (pensiamo al Prime e a tutti si servizi paralleli creati dal colosso; servizio logistico e tutti i servizi cloud che offre).

Per parlare di investimento nel web per la piccola media impresa serve piuttosto partire dal considerare gli step importanti per fare un sito che sono:

Aspetti tecnico strategici

aspetti tecnico realizzativi di un sito | lericettedellanonna.com
  • Progetto iniziale (obiettivi, aspettative, tempi)
  • Scelta tecnica (costi, opportunità nel medio lungo termine)
  • Realizzazione contenuti (Progetto comunicativo, progetto redazionale e stesura testi)
  • Post messa in rete (tutti gli aspetti che fanno lavorare un sito)
Aspetti economici

aspetti economici di un sito | lericettedellanonna.com
  • Costi tecnici (piattaforma, dominio, certificati, personalizzazioni e assistenza)
  • Costi realizzativi (progetti, foto, inserimenti)
  • Costi grafici (desktop, mobile, immagine coordinata)
  • Costi pubblicitari (come si fa trovare il sito? ppc, social, seo, mail marketing?)

Per un sito aziendale ha senso parlare di investimento quando c'è una resa, aspetto che non sempre si riesce a capire nel concreto. Un ritorno puòessere in varie forme, sia nella fidelizzazione, sia nel rafforzare il brand facendo vedere al cliente la presenza in maniera costante.

Se un'azienda vende on line, si parla di investimento quando il cliente fa affidamento nei servizi on line e usa il sito per comperare con una certa sostanza.

Un investimento seo, per fare un altro esempio, è un investimento in progress che in genere si consiglia di fare in 3/5 anni ma la resa si contabilizza poi, nei 5/8 anni successivi quindi non si deve prendere paura se i primi anni si spende e basta, la seo quando operativa, fa trovare il sito per anni senza ulteriori sconti.

Quando un sito non è un investimento?

Un sito non è un investimento quando ha solo costi, quando non ha riscontro; attenzione a tempi e modi, perché per i primi anni, come del resto un negozio, è normale che non abbia utili o grandi ritorni e tutto dipende da come si lavora e da come si programma il progress. Un'azienda deve sempre essere vigile e, in base a quanto spende, deve "controllare" pagine nuove, prodotti, testi e tutto quello che on line è a contatto con il cliente finale.

Un sito non è un investimento quando le pagine non parlano al cliente finale, quando sono sommarie, quando sono superficiali, quando danno tutto o molto per scontato!

 

Ultimo Aggiornamento della pagina:19/09/2024 14:33:07

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