La partita iva in un sito
La partita iva in un sito è obbligatoria soprattutto se siamo on line con un sito aziendale. Le sanzioni partono da € 258,23 e arrivano 2.065,83 euro quindi non sottovalutiamo l'inserimento del numero della partita iva a fondo pagina.
Molte aziende mettono il nome ed un link ad una pagina del sito dove espongono tutti i dati, non sappiamo se sia ugualmente corretto, perché dal 2006 l'agenzia delle entrate comunica l'obbligatorietà dell'inserire nelle pagine di un sito la partiva iva e, soprattutto deve essere visibile e facile da individuare. Per convenzione si mette a fondo pagina dove ci si aspetta un form contatti, che molte aziende mettono fisso in tutte le pagine e dei menù di riepilogo del sito.
Fare pubblicità con un sito senza partita iva
Facciamo attenzione se pensiamo di aprire un blog personale, o un sito personale perché se associamo delle pubblicità a pagamento, e quindi incassiamo dei soldi da google o da servizi simili, è opportuno fare degli accertamenti fiscali presso dei professionisti perché si rischia di non essere in regola.
Vendo cose usate, serve la partita iva?
La vendita di cose usate, se personali, non richiede la partita iva, ma come molti ci hanno chiesto, fare un sito che ospita e propone cose usate è un business quindi non siamo in regola e rischiamo di fare un business non corretto da un punto di vista fiscale.
Chi fa il sito è responsabile della mia partita iva?
Aspetto un po' spinoso, perché chi fa il sito non è responsabile dei contenuti del sito, a meno che non lo chiariamo prima di iniziare. Solo il titolare del sito è responsabile di quanto è pubblicato e quindi è sempre compito nostro accertarci di avere una consulenza corretta e completa. Molti sono improvvisati e non hanno chiara l'importanza di mettere in evidenza la partita iva, cosa che può costarci cara. Lo stesso discorso vale per la newsletter, molti non sanno che è obbligatorio inserire un link di accettazione della privacy che spieghi con una certa chiarezza che è una newsletter e che seguiranno delle mail. Stiamo attenti a questi dettagli, perché costano.
Cosa indica la partita iva di un sito?
Avere la partita iva è innanzitutto un segnale di professionalità perché quando ci proponiamo per fare business è l'unico biglietto da visita che abbiamo. Certo che un cliente difficilmente fa visure camerali, ma controlla e verifica proprio attraverso la partita iva che il sito non sia il classico bluff "mordi e fuggi" che spesso troviamo on line. Non è quindi solo una questione fiscale, ma anche di "sostanza". Ricordiamo sempre a chi chiede consiglio di non sottovalutare l'aspetto partita iva in un sito e di approfondire con un consulente fiscale l'argomento cercando di capire se serve o meno in base alle zone, ai settori o ai contenuti.
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